Come tutte le mete “obbligate”, ci si può girare un po’ intorno annusandosi un po’, rimandare l’attesa, pensare che c’è sempre tempo, fingere disinteresse guardando dall’altra parte, ma alla fine ci si arriva. E, con ogni probabilità, ci si torna. Più di una volta.
Il vero problema di New York? E’ un po’ come le attrazioni della città in cui viviamo: magari siamo andati dall’altra parte del mondo e non abbiamo visto ciò che abbiamo sotto casa, perché… perché tanto è lì, sempre disponibile, facilmente raggiungibile, e in fondo è come se già lo conoscessimo.
Con New York è la stessa cosa. Ci sembra sotto casa non tanto perché c’è un volo per New York da quasi ovunque, ma perché ci sembra già nostra, attraversata com’è dalle nostre quotidiane esperienze di spettatori, lettori, ascoltatori. Per questo la prima volta che ci andiamo abbiamo continuamente la sensazione di esserci già stati, siamo costretti a scendere a patti con un’onnipresente sensazione di dejà vu. Per questo King Kong sale sull’Empire State Building, e per questo se arrivano gli alieni sulla terra pensano prima di tutto a fare una visitina a New York, e non solo perché si tratta di film americani. E (anche) per questo l’11 settembre sembra averci colpito un po’ tutti a casa nostra.
Questo blog comincerà con una lunga esplorazione di New York. Ci ho riflettuto un po’, considerato che è una meta di cui si è già scritto tutto e il contrario di tutto, e quindi la sfida è più difficile, ma… in fondo così è anche più affascinante, e poi c’è di peggio che cominciare con la Grande Mela, no?
Il mio personale percorso di avvicinamento con Gotham City è stato cauto e progressivo, come un incontro vero, con una persona. Come l’amico del tuo amico che è un po’ che vuoi conoscere, perché ne hai tanto sentito parlare, ma poi non c’è mai l’occasione giusta. Io questo amico l’ho conosciuto prima brevemente ad una festa, poi un po’ più approfonditamente durante un appuntamento, e ora… mi trasferisco per un po’ a casa sua??!? Non so se scoppierà una grande amicizia o se non ci sopporteremo più, lo scoprirete solo leggendo.
Ci vediamo da qualche parte sulla High Line, quest’estate.
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